- LEZIONI - CAAD 2006 - PROF. ANTONINO SAGGIO
- |
INDIETRO |
PAESAGGIO MENTALE L'Architettura non è un fatto oggettivo in quanto tale, essa diventa reificazione di un paesaggio mentale. Questo avviene attraverso lo strumento sia fisico che come conoscienza scientifica. "Siamo abituati a rappresentare un'architettura già realizzata. A disegnare (o misurare) le piramidi o un palazzo rinascimentale per far ritornare sulla carta qualcosa che conosciamo come una realtà già esistente nello spazio. Ma ci siamo mai chiesti l'inverso. E cioè come e quanto un oggetto reale "assomigliasse" al modo che i suoi contemporanei avevano di rappresentarlo. Forse questa domanda renderebbe evidente che sono le conoscenze stesse che "si rappresentano" nell'oggetto architettonico." Es. Piramidi, Città romane nate dagli accampamenti militari, Pantheon.
Le conoscenze geometriche, che i romani hanno alla base delle loro costruzioni, rappresentano il loro paesaggio mentale. Ad un certo momento dell'umanità si perdono queste conoscenze, ci sono delle regressioni nell'Alto Medioevo. Un nuovo salto avviene nel Rinascimento con la nascita della Prospettiva, un nuovo strumento di rappresentazione con le seguenti caratteristiche: 1-elemento scientifico di alta precisione (replicando alcune operazioni ottengo sempre lo stesso risultato); 2-sistema di andata e ritorno(dalla misura reale posso andare alla rappresentazione prospettica); 3-sistema vero (entro certi limi) , la realtà viene proiettata su una superficie piana.
Il Paesaggio mentale con l'entrata in gioco della prospettiva cambia, si ha bisobno di una nuova architettura che tenda a esaltare e a valorizzare lo strumento. Devo inventarmi una architettura prospettivizzabile. Si deve giocare con una regolarità modulare in cui la prospettiva venga esaltata. (es. San Lorenzo a Firenze). Alla fine del settecento si arriva all'astrazione. Il mondo diventa analizzabile analiticamente, non contestuale. Con la nascita dell'astrazione si arriva a un paesaggio mentale diverso. Noi invece viviamo un periodo in cui il nostro paesaggio mentale deve essere ancora codificato.
|
HOME |